SURVEY ZOOM – “UtilizZO cOrrente dell’iMaging in Cardio-Oncologia”

Cari Soci,
abbiamo il piacere di informarvi che per tutto il mese di ottobre sarà possibile partecipare alla Survey ZOOM – “UtilizZO cOrrente dell’iMaging in Cardio-Oncologia”.

Clicca qui per partecipare

Lo scopo di questa indagine promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e dalla Società Italiana di Ecocardiografia e CardioVascular Imaging (SIECVI) sulla cardio-oncologia è quello di ottenere dati reali provenienti dal territorio italiano, sull’uso corrente dell’imaging cardiaco nei pazienti con cancro.

In calce a questo articolo è disponibile il Razionale completo della Survey, il periodo di osservazione stabilito è MARZO – MAGGIO 2023.

Vi ringraziamo sin da ora per la vostra adesione,

Cordiali saluti

 

Mauro Pepi – Presidente
Andrea Barbieri – Coordinatore Settore Operativo Ricerca

Il progresso nei trattamenti antineoplastici, sempre più mirati, ha permesso di migliorare la prognosi dei pazienti con cancro, introducendo però un significativo rischio di tossicità, soprattutto cardiovascolare, sia a breve che a lungo termine. In questo contesto si inserisce la Cardio-Oncologia, una branca al crocevia tra queste due discipline, dedicata all’individuazione precoce e al trattamento di tali complicanze, nonché alla sorveglianza dei lungo-sopravviventi, esposti, a causa dell’invecchiamento e dell’insorgenza di comorbidità, ad un rischio crescente di malattia cardiovascolare.

In tale scenario, l’imaging cardiovascolare, e in particolare l’ecocardiografia, rappresenta un caposaldo della gestione dei pazienti, come codificato dalle recenti linee guida rilasciate dalla Società Europea di Cardiologia. Queste forniscono uno strumento per la stratificazione del rischio cardiovascolare basale dei pazienti oncologici, anche includendo il tipo di trattamento e le caratteristiche ecocardiografiche prima dell’inizio della chemioterapia, di modo da adeguare la sorveglianza in base alla possibilità di sviluppare tossicità cardiovascolare. La forma più nota è quella legata alla disfunzione del ventricolo sinistro, definita in base a riduzioni della funzione contrattile globale (Frazione di Eiezione, FE) e degli indici di contrattilità longitudinale (Global Longitudinal Strain, GLS).

Dati di real-world ci indicano però che l’uso dell’imaging cardiovascolare in cardio-oncologia può variare a seconda dei centri, a causa della disponibilità ineguale di metodiche di imaging avanzate e differenze nell’ organizzazione dei servizi di cardio-oncologia. È inoltre necessario aggiungere che, in casi selezionati, l’ecocardiografia non rappresenta l’unico strumento sufficiente per la valutazione del paziente: la risonanza magnetica cardiaca e la tomografia computerizzata cardio-sincronizzata potrebbero infatti, essere necessari per rispondere alle necessità cliniche della popolazione cardio-oncologica.

Lo scopo di questa indagine promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e dalla Società Italiana di Ecocardiografia e CardioVascular Imaging (SIECVI) sulla cardio-oncologia è quello di ottenere dati reali provenienti dal territorio italiano, sull’uso corrente dell’imaging cardiaco nei pazienti con cancro.

In particolare, questa Survey si pone gli obiettivi di:

  • Identificare le caratteristiche degli ambulatori di cardio-oncologia/laboratori di ecocardiografia partecipanti.
  • Identificare le indicazioni fornite all’esame ecocardiografico, il numero di esami erogati nel corso di un trattamento chemioterapico standard.
  • Il ricorso a metodiche di imaging avanzate (inclusi speckle tracking ed ecocardiografia tridimensionale) per individuare precocemente il danno subclinico.
  • Comprendere la reale applicazione delle definizioni fornite dalle linee guida in ambito della disfunzione ventricolare sinistra indotta da farmaci chemioterapici.
  • Ottenere informazioni relative all’integrazione fra dato di imaging cardiovascolare e biomarcatori nella reale pratica clinica italiana degli ambulatori di cardio-oncologia.
  • Comprendere il ricorso alla risonanza magnetica cardiaca per la diagnosi della disfunzione cardiaca indotta da farmaci e il follow-up dei pazienti sia durante che dopo il trattamento.
  • Comprendere il ricorso alla cardio TC per lo studio della tossicità vascolare.

Cercheremo di individuare quindi le aree di potenziale discrepanza tra le raccomandazioni e la pratica clinica che potrebbero permetterci di comprendere e affrontare le correnti sfide in questo settore in rapida evoluzione.

A cura delle Aree CardiOncologia e CardioImaging ANMCO e della SIECVI

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]
Posted in: