I referti ecocardiografici risultano spesso poco intellegibili ad una persona non esperta del campo per la presenza di numerose abbreviazioni che possono creare confusione ed incomprensione. Per tale motivo è sempre auspicabile che tali sigle vengano scritte per esteso. Qui di seguito sono riportate le più comuni abbreviazioni ecocardiografiche con una sintetica spiegazione.
Strutture cardiache, parametri ecocardiografici e sigle varie
AS/VS (identificano le sezioni sinistre del cuore, rispettivamente atrio e ventricolo sinistro)
AD/VD (identificano le sezioni destre del cuore, rispettivamente atrio e ventricolo destro)
VM, VA, VT, VP (identificano le valvole, rispettivamente mitrale, aortica, tricuspide e polmonare)
IM, IA, IT, IP (indicano insufficienza – incontinenza – valvolare, rispettivamente della valvola mitrale, della valvola aortica, della valvola tricuspide e della valvola polmonare)
SM, SA, ST, SP (indicano stenosi – restringimento – valvolare, rispettivamente della valvola mitrale, della valvola aortica, della valvola tricuspide e della valvola polmonare)
SVM, SVAO, SVT, SVP (indicano intervento di sostituzione valvolare, rispettivamente a carico della valvola mitrale, della valvola aortica, della valvola tricuspide e della valvola polmonare)
SIA (setto interatriale, può essere sede di aneurisma o di pervietà del forame ovale – vedi alla voce PFO -)
DIA/DIV (DIA: difetto del setto interatriale, indica una cardiopatia congenita con comunicazione tra i due atri – shunt- ; DIV: difetto del setto interventricolare, indica una cardiopatia congenita con comunicazione tra i due ventricoli – shunt -)
PDA (pervietà del dotto di Botallo, indica una cardiopatia congenita con comunicazione tra arco aortico ed arteria polmonare – shunt -)
PFO (pervietà del forame ovale, indica una cardiopatia congenita con comunicazione tra i due atri – shunt -per la presenza di difetto a livello della fossa ovale)
FE (frazione di eiezione, calcolata con diversi metodi – il più comune è il Simpson biplano – permette di valutare la funzione sistolica radiale del ventricolo sinistro e destro)
FAC (frazione di variazione delle aree, identifica la funzione sistolica – in genere ventricolare destra – attraverso la percentuale di variazione dell’area interna alla cavità considerata durante il ciclo cardiaco)
MAPSE/TAPSE (escursione sistolica del piano dell’anello mitralico/tricuspidale, rappresenta una stima della funzione sistolica longitudinale del ventricolo sinistro/destro)
IVS (ipertrofia ventricolare sinistra, indica la presenza di un ventricolo sinistro con spessori di parete aumentati)
RWT (spessore di parete regionale, è un parametro utilizzato insieme alla massa ventricolare sinistra per esprimere il pattern geometrico del ventricolo sinistro)
PAPS, PAPM, PAPD (pressione sistolica, media, diastolica stimata in arteria polmonare)
VCI (vena cava inferiore: le sue escursioni permettono di stimare la pressione diastolica atriale destra necessaria per la stima della pressione sistolica in arteria polmonare)
Modalità di imaging
M-mode (consente di seguire nel tempo le modifiche delle strutture cardiache lungo un piano di scansione scelto dall’operatore)
B (Brightness)/2D Mode (consente di ricostruire le strutture cardiache su due piani ortogonali)
3D (consente di ricostruire le strutture cardiache secondo tre piani)
PW/CW Doppler (Doppler ad onda pulsata/continua, che permette di registrare i parametri di un flusso in un dato punto scelto dall’operatore- Doppler ad onda pulsata – o lungo una data direzione – Doppler ad onda continua -)
Strain/strain rate (non sono sigle ma indicano modalità di imaging che consentono rispettivamente di studiare la deformazione del tessuto miocardico durante le fasi del ciclo cardiaco e la velocità con cui tale deformazione si produce)
TDI (Doppler tissutale, consente di registrare le velocità miocardiche in un dato punto)